Pubblicazioni varie
Miscellanea

Copertina Dvarun

Dopo essermi trasferito nel 1998 a Varzo, nell'Ossola, sono rimasto incuriosito da una frase dell'Alvazzi che menzionava strani vocaboli. In paese nessuno apparentemente ne sapeva niente, mi fu procurata una fotocopia del "discorso del Veglia", dove c'erano una ventina di questi vocaboli. Solo nel 2012 sono riuscito a rinracciare l'originale con una bella incisione in verde, stampato a Parigi!

Si parlava vagamente di un libretto contenentene un centinaio, introvabile, fino a che un Varzese emigrato in Svizzera mi procurò copia dell'originale del Savaglio.

A questo punto, continuando le ricerche, un allievo del Contini, professore a Friburgo, mi procurò una fotocopia dell'Italia dialettale del 1932 contenente la sua ricerca, un'altra persona mi procurò un manoscritto sconosciuto del D'Avino. Grazie ai responsabili della Biblioteca di Bellinzona, ebbi accesso al quaderno fonologico di Varzo di fine '800, anche questo sconosciuto; entrai in contatto con un appassionato di studi comparati di gerghi di mestieri, e fortunosamente rintracciai l'autrice di una altrettando sconosciuta tesi sulla fonologia del dialetto di Varzo, comprendente anche un'intervista al Dottor Mazzurri, uno degli informatori del Contini. Generosamente mi dette l'originale della Tesi da consegnare alla Biblioteca di Domodossola, dove può essere consultata.

Mi sono formato nel frattempo una biblioteca su dialetti di tutt'Italia, e della Svizzera Italiana, e penso di aver rintracciato tutto lo scarso materiale esistente su quello che Contini identificò come gergo degli emigranti di Varzo.

Perchè ebbe come informatori solamente abitanti della frazione Coggia? Perchè andava a scuola col figlio dell'informatore Gervasio Salina, il grande invalido. A questo punto rintracciai la figlia Irene, che mi raccontò molti aneddoti e si prestò sia a qualche seduta di canzoni e aneddoti e ricordi insieme alle amiche coetanee, sia esaminò gentilmente, insieme alla ora defunta Cesarina Ridder, i vocaboli raccolti dal Contini.

Ritengo di avere raccolto tutto l'esistente riguardo questa raccolta di vocaboli che il Contini definì gergo. Una ipotesi alternativa è che fosse invece il residuo di un arcaico vecchio dialetto, che chiamerei Vecchio Dvarun (per il Savaglio era semplicemente Dvarun).

Con Piero Piretti ancora in vita, ci fu uno scambio di lettere sul Risveglio. Non sarebbe mai stato possibile preparare una edizione cartacea, ma approfittando di quanto rende disponibile Kobobooks, presento questo studio, che comprende una comparazione di tutti i vocaboli identificati, parte dei documenti sconosciuti da me ritrovati, e le mie considerazioni: con tutti questi elementi potrete farvi una vostra opinione a riguardo. Inoltre una estesa Bibliografia riguardante Varzo e il Sempione, e la riproduzione degli introvabili: libretto del Savaglio, manoscritto del D'Avino e discorso del Veglia.

Per la corretta grafia, si rimanda al Contini e alla Fenizi

Rodolfo Pardi


interno
interno
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copertina_rajberti

La presente edizione illustrata di "Sul gatto" di Giovanni Rajberti è impreziosita da una ventina di illustrazioni di Evelyne Nicod, nota da 35 anni per le sue incisioni e illustrazioni su soggetto felino.

Riproduce la terza edizione riveduta dall'autore nel 1859, di 112 pagine, ora nel pubblico dominio.

Si è cercato di mantenere la grafia originale, magari inusuale, ma pienamente intellegibile anche ai nostri giorni. Quindi, per dare l'esperienza di lettura dell'originale, salvo errori ed omissioni, si è rispettata la punteggiaura, i corsivi, i segni grafici, i paragrafi lunghissimi e i salti pagina ai nuovi capitoli.
Le diverse grafie dell'epoca, ad esempio "Scimia" al posto di "Scimmia", non sono state corretta. Molte volte troverete una " j" invece dell'odierne " i" .

Nonostante si dica nel frontespizio che l'edizione è riveduta dall'autore, essa cambia veramente di poco dalla seconda edizione, più che altro per minime correzioni di singole parole. La documentazione sulle edizioni è descritta nelle note biografiche in fondo al libro.

Il Rajberti (Milano 1805 - Monza 1861) amava definirsi "Medico poeta" su copertine e frontespizi dei suoi libri. Laureatosi in medicina, "facente funzioni" di Direttore all'Ospedale Civico di Monza, ebbe una abbondantissima e spesso fortunata produzione letteraria in lingua e in dialetto.

Tradusse le Satire di Orazio e si specializzò in libretti satirici che lo ostacolarono nella carriera medica. Si orientò quindi ad argomentare pretestuosamente sugli animali, come in questo caso.

Le argomentazioni a favore e contro il nostro amico a quattro zampe vanno valutate come un pretesto per lasciarsi sfuggire frizzi e maldicenze sulle inettitudini umamane, senza incorrere in gravi conseguenze politiche, non siamo ancora nel Regno d'Italia.

Risponde nella Coda "Sappi, ma discrezione per carità! che il mio Gatto è ancora una satira dalla punta delle orecchie fino a quella delle unghie;".
La Coda, ricca di confutazioni, fu aggiunta nella seconda edizione come risposta alla severa critica anonoma comparsa nel "Corriere delle Dame" del 18 gennaio 1846.

L'elogio in seguito del proprio cane in "El pover Pill" lo mise al riparo da critiche feroci.

Pagine interne del capitolo Il mio gatto e il San Michele, Ognuno dei sedici capitoli è illustrato da un'immagine di Evelyne Nicod


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126 pagine illustrate in bianco e nero
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copertina_rajberti

Le 26 lettere e le illustrazioni di questa rubrica sono una creazione di Evelyne Nicod Copyright 1991. Ogni lettera è un disegno felino, in bianco e nero come gli originali in china, in origine impiegati per una serie di cartoline esaurite da molto.

Il numero delle pagine per ogni lettera è legato alla frequenza dei cognomi negli elenchi telefonici italiani.

Evelyne Nicod è conosciuta per le sue creazioni artistiche legate al mondo felino, dipinti, acqueforti e illustrazioni di prodotti commerciali, come calendari, biglietti, cartoline, chiudipacco, segnaposto, segnalibri, carte da gioco, scacchi, tarocchi, zodiaco, agende e molto altro.

La prima rubrica è stata stampata nel 1993 dalla tipografia Galimberti e la seconda nel 2004 dalla Redaprint.

Per soddisfare i nostri fedeli lettori, abbiamo studiato questa versione illustrata, stampata on demand da Amazon, che consegna in pochi giorni


interno Interno rubrica

Aspetto delle pagine interne, con un immagine felina a piena pagina, e le righe per scrivere nomi e numeri di telefono.

Contiene anche qualche piccola immagine come in alto a destra.


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104 pagine illustrate in bianco e nero
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copertina_Savarese

Novanta anni dopo la prima edizione della "Gatteria" di Nino Savarese, Evelyne Nicod illustra le avventure del principe Daineo.

Nino Savarese (Castrogiovanni, oggi Enna, 11 settembre 1882 – Roma, 8 gennaio 1945) è stato uno dei principali scrittori durante il ventennio fascista.

Romanziere di fama nazionale, le sue opere sono contraddistinte da una prosa "rondesca", che interpreta in chiave lirica la realtà.

Evelyne Nicod è nota da 35 anni per le sue incisioni e per le illustrazioni feline.


interno Interno capitolo 2


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170 pagine illustrate
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copertina_Ludopatia

Questo libro non vi insegna come vincere, ma cercherà di convincervi a non giocare, motivandolo. Non per motivi morali, ma per motivi legati alla statistica. Nasce dalla considerazione che giornalmente si leggono sui giornali notizie di persone truffate o raggirate in qualche modo, giovani e anziani, chiunque, e che nella mia opinione solo la conoscenza può evitare di cadere in trappole, tranelli e simili.
La conoscenza di nozioni statistiche fondamentali, e di tecniche di manipolazione che sfruttano l'animo umano.

Verranno quindi illustrate situazioni tipiche, che sfruttano la ripetitività di debolezze della persona, creando una specie di database di situazioni, che come in un campo analogo, se si conoscono si evitano.

Non sto inventando niente di nuovo, anche se normalmente poco conosciuto, ho cominciato a interessarmene sessantacinque anni fa dopo essere stato spennato alla boule. Gli studi statistici mi sono poi serviti nella vita professionale. Se qualcosa vi sarà stato ignoto e vi permetterà di risparmiare perdite al gioco o di non cadere in truffe, i soldi per questo libro saranno stati ben spesi.

Non si parlerà di passatempi, come la partita a poker tra amici o quella di scopa al bar, ma di situazioni dove si utilizzano soldi, soldi veri, per evitare di sperperarli.

Se qualche gestore di giochi volesse contestare qualche affermazione, o qualche lettore volesse chiarimenti, possono scrivermi all'email all'interno prima di lasciare una recensione.


interno Interno indice


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113 pagine illustrate
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